Apparenza e verità
Con questo mio progetto vorrei parlare della Verità, rappresentata dal ritratto di una persona reale, contrapposta all'Apparenza che spesso la società contemporanea ci impone, rappresentata in questo caso, dai ritratti di manichini, persone non vere.
Il mio percorso inizia quindi con il ritratto di un artista di strada, apparentemente banale, ma che trasmette il proprio carattere e la propria personalità in maniera genuina, sincera e , soprattutto umana.
Subito dopo si prosegue con dei ritratti di statue che pur essendo, per così dire, dei manufatti, anch'essi descrivono le caratteristiche di quel determinato soggetto, di cui sembrano contenerne l'anima.
La terza fase del progetto è incentrata sui manichini utilizzati dai grandi atelier di moda per presentare i propri prodotti. La cosa che trovo sconcertante è che gli abiti sono creati per le persone ma, per essere più rappresentativi, vengono affidati a dei manichini, finte persone, per mostrare le loro caratteristiche, la loro estetica.
Ciò che è creato per l'uomo viene quindi esposto con un supporto che manca totalmente di umanità, appunto un manichino.
La sensazione che provo guardandoli è quella di una totale e asettica freddezza, ben lontana da quanto trasmetterebbe una scultura o una modella che invece "interpreta" l'abito.
Il progetto si chiude con un altro ritratto di "persona vera" che si toglie la maschera, quasi a significare che per scoprire la Verità a volte occorre oltrepassare la soglia dell'Apparenza.
Per dare maggiore enfasi al progetto ho scelto il bianco e nero, con una leggera vignettatura, perché volevo concentrare l'attenzione sull'espressività dei soggetti, totalmente contrapposta alla sensazione generata dai manichini che, pur indossando abiti costosi e sistemati in pose accattivanti, restano sempre manichini senza anima.